STAND BY ME - RICORDO DI UN'ESTATE: perché tutti dovrebbero vederlo almeno una volta nella vita

"Stand by me - Ricordo di un'estate". Il film di Rob Reiner tratto dal romanzo di Stephen King "Il Corpo", ottiene grande successo, merito anche della splendida colonna sonora dall'omonimo titolo "Stand by me" di Ben E. King. 
Esce nel 1986 e segna intere generazioni, non solo quelle degli anni '80. Lascia impronta di se per la sceneggiatura ricca di buoni sentimenti e insegnamenti, trattando temi quale: il bullismo, i traumi del post guerra, la morte, l'avventura, ma soprattutto l'amicizia e il sostenersi l'un l'altro. Una pellicola in equilibrio tra memoria, sentimento e malinconia, ancora oggi considerato film di culto per giovani e meno giovani.

I piccoli protagonisti sono: il sensibile Gordie (Wil Wheaton voce narrante del film), il duro Chris (River Phoenix), l'eccentrico Teddy (Corei Feldman) e il fifone Vern (Jerry O'Connel). Il racconto narra il ricordo di Gordie, il ragazzino più timido del gruppo, capace però di raccontare grandi storie, non a caso da adulto diventa uno scrittore affermato. Pensa agli anni della sua gioventù con gli amici e rammenta quella straordinaria avventura insieme a loro.

Il film (come il romanzo) diventa l'apologia di un'infanzia innocente, scossa dalla spinta di crescere con un'ultima avventura. La trama racconta la tranquilla routine a Castle Rock nell'estate del 1959, sconvolta quando i quatto amici apprendono la notizia che un loro coetaneo è scomparso nel bosco mentre cercava mirtilli e che molto probabilmente è morto seguendo i binari della stazione che attraversano le ampie foreste dell'Oregon. Se all'inizio è solo la voglia di diventare gli eroi della città a muoverli, a poco a poco capiscono che quel breve viaggio rimarrà nelle loro memorie come il più importante della loro vita: al ritorno nulla sarà più come prima.

"Non ho mai avuto amici come quelli che avevo a dodici anni. Gesù... ma chi li ha?". Questa è la frase più tenera, nostalgica e commovente del film, con la quale Gordie conclude il suo manoscritto.

Piccole curiosità: King dopo aver visto il film, dichiarò al regista Reiner che quello era il migliore adattamento cinematografico che avessero fatto su uno dei suoi romanzi. Inoltre Reiner cambiò il titolo al film che inizialmente doveva chiamarsi "Il Corpo" come il romanzo, ma non essendo convinto di questa scelta e avendo già deciso la colonna sonora "Stand by me" del 1961, si lasciò da essa ispirare e diede il titolo della canzone per il film.

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