E' il 28 marzo 1985, sono le 10:15 del mattino, quando seimila emittenti radiofoniche si accordano per trasmettere in simultanea il brano "We are the world" interpretato da un gruppo di 45 cantanti - perlopiù americani - denominato "USA for Africa" (USA sta per United Support Artists), canzone simbolo per aiutare la popolazione africana in piena carestia.
Fare un inno di pace a scopo benefico, fu un'idea del cantante britannico Bob Geldof, che pensò bene di coinvolgere i colleghi connazionali al progetto chiamato "Ban Aid" e per mezzo del brano intitolato "Do They Know It's Christmas?" raccolse diversi milioni di sterline in breve tempo a sostegno dell'Africa.
Il mondo della musica si stringe intorno all'Africa attraverso questa canzone, Bob Dylan, Bruce Springsteen, Michael Jackson, Stevie Wonder, Diana Ross, Cindy Lauper, solo per citarne alcuni, erano in tutto 45 i cantanti di "USA for Africa", la maggior parte statunitensi. “We Are the World” fu pubblicata il 7 marzo 1985 in 800.000 copie, esaurite in pochissimo tempo. Arrivò a fare un incasso da 100 milioni di dollari con oltre 20 milioni di copie (all'epoca il brano più venduto nella storia), ottenendo diversi riconoscimenti: 4 Grammy Award, tra cui quello come canzone dell'anno. Il videoclip del brano venne diretto da Tom Trbovich e fu realizzato utilizzando principalmente le immagini delle riprese effettuate la notte della registrazione della canzone agli Hollywood's A&M Studios di Hollywood, con tutti gli artisti riuniti a formare un unico grande gruppo.
"We are the world" è ancora oggi la canzone simbolo della pace nel mondo, la più ascoltata del genere.
Fare un inno di pace a scopo benefico, fu un'idea del cantante britannico Bob Geldof, che pensò bene di coinvolgere i colleghi connazionali al progetto chiamato "Ban Aid" e per mezzo del brano intitolato "Do They Know It's Christmas?" raccolse diversi milioni di sterline in breve tempo a sostegno dell'Africa.
Sulla falsariga di questo contributo, il musicista statunitense Harry Belafonte, indignato per il fatto che gli artisti afroamericani non avessero fatto nulla per aiutare gli etiopi, i maggiormente colpiti dal dramma umano, decise di produrre e realizzare un brano musicale per una raccolta fondi specifica per l'Etiopia. Chiese aiuto al produttore Ken Kragen, il quale suggerì di coinvolgere vari artisti statunitensi e replicare il modello britannico.
La canzone "We are the world" scritta da Michael Jackson e Lionel Richie e prodotta da Quinsie Joans, parla di amore, solidarietà e fratellanza e rappresenta un messaggio per il mondo intero, con il fine di sensibilizzare le coscienze sulle continue morti che affliggono l'Africa; dal 1983 al 1984, in un solo anno erano morti per fame, più di un milione di persone.
La canzone "We are the world" scritta da Michael Jackson e Lionel Richie e prodotta da Quinsie Joans, parla di amore, solidarietà e fratellanza e rappresenta un messaggio per il mondo intero, con il fine di sensibilizzare le coscienze sulle continue morti che affliggono l'Africa; dal 1983 al 1984, in un solo anno erano morti per fame, più di un milione di persone.
"We are the world" è ancora oggi la canzone simbolo della pace nel mondo, la più ascoltata del genere.
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